METOLOGIA
"La musica, nei suoi vari modi di applicazione, riesce a mettere in contatto le persone con parti di sé che altrimenti restano chiuse all’esperienza: apre canali emotivi, di pensiero e di comportamento, che se sono essenziali per consentire alle persone disabili nuovi modi di essere, sono importanti per tutti, perché aiutano a capire meglio sé e gli altri, aiutano ad armonizzare e a modulare i propri modi di essere, a scoprire nuove forme di interazione con altri, con se stessi e con il mondo. Aiutano una “vita d’insieme” migliore. " Esagramma”
Il percorso triennale di MusicoTerapiaOrchestrale®
è rivolto a ragazzi che presentano lievi e gravi forme di handicap nell'ambito cognitivo e relazionale, e/o difficoltà senso-motorie.
Vede coinvolti i ragazzi e una' equipe composta da musicisti, psicologi, formati nel Centro Formazione Esagramma.
Il modello di lavoro è quello di in un'esperienza musicale attiva, all'interno del gruppo orchestrale.
I ragazzi vengono invitati ad appropriarsi delle risorse espressive e linguistiche che la musica colta offre nella sua plasticità e adattabilità.
E' un lavoro, su se stessi e con gli altri all'interno dell' orchestra.
La scoperta della propria capacità di suonare, risuonare anche anche nel gruppo accogliente ed educante, offre un'ampliamento dell'orizzonte espressivo in un percorso accompagnato che è evolutivo.
La scoperta e il piacere di ascoltarsi e farsi ascoltare, di esporsi, avviene in modo protetto: nel suono e con gli strumenti comunichiamo, mantenendo, grazie alla musica, una buona distanza dall'altro raggiungendolo però in profondità, e risuonando intanto, attraverso l'ascolto.
I nostri sono gli strumenti veri dell'orchestra sinfonica, qui i gesti consueti diventano da subito suono gioco e costruzione musicale, l'oggetto del nostro lavoro.
Le partiture che accolgono gli interventi si modellano sul singolo e il gruppo attraverso l'orchestrazione, l'improvvisazione strutturata, la cura particolare data al senso musicale che si evidenzia nell' interpretazione e nell'intenzionalità degli interventi.
La ricchezza polifonica che ne scaturisce permette la valorizzazione del singolo e la sua capacità di dialogo e interazione col gruppo, ma anche l'autoriflessione e la ricerca della propria identificazione.
La partitura accoglie i contrasti, si plasma in tempo reale accogliendo consonanze e dissonanze, variazioni dei gesti musicali e delle voci strumentali, del tempo musicale.
Così la modulazione del nostro sentire, risuonare cresce , si affina ed è amplificata in modo unico dall'esperienza orchestrale.